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CITAZIONE (budapestBIANCONERA @ 29/6/2011, 12:12) qualche articolo su Caputo? Dal mattino: Il tribunale del Riesame annulla l’ordinanza di custodia cautelare per bancarotta fraudolenta del gruppo Cavamarket relativamente alle posizioni di Castrese Catone, Rosario Caputo e dei cinque D’Andrea (Massimo, Raffaele, Marcello, Salvatore e Vincenzo), difesi dagli avvocati Della Pietra, Picca, Giovanni e Vittorio Del Vecchio e Strada. Per Catone e Caputo, dunque, libertà incondizionata. Per i cinque D’Andrea, invece, sono state date prescrizioni: si tratta dell’interdizione da cariche amministrative all’interno delle società. Almeno fino a quando la loro posizione non verrà definitivamente chiarita. Secondo i legali di Catone e Caputo, dunque, il giudice avrebbe annullato la precedente ordinanza dopo la presentazione di carte e documenti contabili importanti ai fini dell’indagine. Come i pagamenti dei fitti dei rami d’azienda al gruppo Della Monica. Si attende però di conoscere le motivazioni della sentenza per capire anche la strategia da adottare in futuro. L’ex presidente della 2C si presentò al giudice Elisabetta Boccassini per l’interrogatorio di garanzia il 13 giugno scorso e rimase ben tre ore a parlare ed esporre la propria versione dei fatti al magistrato. Si soffermò a lungo sui rapporti avuti con il patron Cavamarket relativamente ad affari in altri settori e con altre società e portò copia di alcuni verbali del consiglio di amministrazione che mancavano e che evidenziavano alcuni passaggi importanti per chiarire la propria posizione e i propri rapporti con Della Monica e gli altri indagati. I D’Andrea, nel corso degli interrogatori di garanzia, nello spiegare la propria posizione, dichiararono tutti di essere stati soltanto delle «pedine» nelle mani di Antonio Della Monica che avrebbe deciso tutto lui. E le posizione espresse da ciascuno, singolarmente, erano tutte allineate sulla stessa strategia difensiva. Il blitz della Finanza scattò il 7 giugno. I militari della sezione Reati fallimentari del Nucleo di polizia tributaria eseguirono ben dodici ordinanze di custodia cuatelare, emesse dal gip Boccassini su richiesta del pm Guglielmotti a carico di Antonio Della Monica, presidente della Cavamarket spa, Raffaele, Salvatore, Marcello, Massimo, Giovanni, Roberto e Vincenzo D'Andrea, Raffaele Capasso, già docente universitario, Marco Senatore, Rosario Caputo e Castrese Catone. Tutti finirono ai domiciliari. Tranne Caputo, partito per il viaggio di nozze, che si costituì 25 ore dopo. L’accusa bancarotta fraudolenta in merito al fallimento Cavamarket.
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