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Non arrivano buone notizie dall'infermeria: praticamente mezza squadra non si allena. D'Alessandro ha chiuso prematuramente la stagione, Bertetti è in terapia e il suo utilizzo ai playoffs è in forte dubbio. Fermi anche i due americani e Strautmanis. (fonte: L'Informatore)

I superstiti saranno custoditi in una teca fino al 5 maggio.

Si parlava della possibilità di tesserare 3 stranieri, ma credo non sia già stato deciso ancora nulla.


Certo, ed è difficile sperare che si affezionino all'ambiente e rinuncino a scelte professionali più gratificanti dal punta di vista economico, è proprio una cosa aliena alla loro mentalità. Poi magari per Ike e Tyler è diverso, ma non credo.

Eh sì, di questa variabile bisogna tenere conto, e influirà non poco. Per gli americani la questione pecunia è fondamentale.

Martinoni è proprio il tipo di giocatore che ci è mancato quest'anno, l'anno prossimo... dipende dal resto della squadra che allestiremo. Ci sarebbe da sistemare qualcosa anche in cabina di regia.

Sì, direi che anche il rapporto con la tifoseria si sta consolidando dopo la fase iniziale un po' tumultuosa, anche se qualche "sacca" di diffidenza rimane: domenica al palazzetto c'era uno di fianco a me che sventolava un foglio A4 con sopra scritto #PansaOUT (ma trattavasi quasi certamente di persona squilibrata...)

Occhio alla questione delle retrocessioni: è vero, saranno 2 e non 6, ma ci saranno meno squadre con fascia di budget e consistenza simile alla nostra, e più compagini ambiziose, per cui sarà comunque durissima.

Più o meno è quello che penso anch'io, anche se aspetterei la fine della stagione per stilare i pensierini definitivi. In particolare concordo sui due americani, che è poi la scelta più importante di tutte: considerato che il budget (presumo) sarà simile a quello di quest'anno, non rischierei cambi pericolosi, considerato che l'anno di esperienza in più potrebbe anche essere un fattore di miglioramento per entrambi. Se nei loro piani c'è quello di restare, e fatta salva l'integrità fisica, io li confermerei.

Tyler è un bel giocatore, e mi pare stia crescendo anche come personalità e coinvolgimento; purtroppo ha delle carenze, nel senso che non è (e mai sarà) un 5, e come 4 ha una gamma di movimenti limitati. Il tiro da tre è andato migliorando in efficacia, mentre ancora l'uno-contro-uno spalle a canestro resta macchinoso. Ike è giovane e può crescere ancora di rendimento, nella stagione (e anche nell'arco di una singola partita) è stato spesso discontinuo, ma ha dei numeri notevoli, da migliorare la percentuale da fuori e ai tiri liberi. Tutti i due hanno perfezionato in corso d'opera la fase difensiva, anche se Tyler difetta ancora in dinamismo sui cambi.

Sugli italiani, direi conferme certe (sempre che siano tutti motivati a rimanere) per Rossi, Peroni, Leardini e anche Battistini, il cui campionato considero molto positivo. Sugli altri per il momento sospendo il giudizio.

P.S.: naturalmente do per scontata la conferma di Pansa. O no?

Infatti ho appurato che FuFo è rimasto chiuso dentro il Villa Romiti, e l'obiettivo del mio viaggio a Forlì è andare a liberarlo.

Freguntubo del pleiof, FuFo libero.

Su D'Alessandro purtroppo mi aspettavo la brutta notizia, a quanto pare invece è meno grave l'infortunio di Bertetti, che sta seguendo delle terapie e credo possa tornare disponibile per la serie playoffs, così come Ike Smith che in caso di bisogno avrebbe giocato anche contro Cividale, e che è stato tenuto a riposo precauzionale. Non dimentichiamoci che abbiamo anche altri acciaccati: Rossi, Leardini, Ceron e Tylerone alle prese con il cronico problema ai tendini. Giocare tante partite in poco tempo non gioverà, ma è un problema comune a tutti quelli che disputeranno i playoffs.

Tra le interviste del dopo partita segnalo quella con Mitch Peroni, che ha coronato con una prova di grande sostanza una stagione eccellente (e direi anche sorprendente). Mi è piaciuto soprattutto quando ha detto che non si era nemmeno goduto tanto il raggiungimento del traguardo playoffs perché era incazzato per la sconfitta con Cento. Lui è così, un agonista nato che dà sempre tutto fin oltre i propri limiti, e per questo è uno dei beniamini dei tifosi. Ma è questo l'atteggiamento con il quale dovremo affrontare la sfida impossibile contro Forlì, che sarà finita solo quando sarà finita, non un secondo prima.

Più che la vicinanza a Villa Igea e Villa Serena sarebbe utile la vicinanza con Villa Romiti, comunque è OK. Grazie.

Direi che ieri la Luiss ha perso l'ultimo treno per la salvezza. Cento è praticamente già salva, il secondo posto salvezza se la giocano Chiusi (4-1 nelle ultime 5 partite) con Nardò, quelle del girone verde non hanno nessuna possibilità.

La fase a orologio si è chiusa con un bilancio di 75-45 per le squadre del girone rosso (63% di vittorie) con il divario che è tornato a crescere nelle ultime due giornate. Dominio netto: Cento, finita nel girone nero, si sarebbe piazzata quinta nel nostro girone. Ma queste erano le regole, e le strategie si sono regolate di conseguenza.


Zampini a parte, Forlì ha un "sistema" che funziona anche senza un giocatore fondamentale come Allen. Siamo a fine stagione, e tra infortuni e acciacchi nessuna squadra arriverà integra fino alla fine, per me la Unieuro rimane comunque la favorita per il salto di categoria.

Bella partita, sì. E peccato non tanto per la sconfitta, quanto per i due infortunati: attendiamo diagnosi e prognosi, ma temo che per D'Alessandro soprattutto si tratti di qualcosa di abbastanza grave, a conferma di una stagione davvero sfortunata.

Sconfitta indolore, ma una vittoria in rimonta avrebbe regalato morale e convinzione alla squadra. Purtroppo nelle ultime partite si è visto come negli episodi decisivi ci dica male, non so se è un problema strutturale o soltanto frutto del caso, ma questo è quanto emerge dalla realtà. Da apprezzare in ogni caso la sostanziale tenuta di fronte ad una avversario molto forte, e la caparbietà di rimanere attaccati a una partita che ad un certo punto sembrava chiusa. E' mancato, come detto, l'ultimo guizzo, ma solo quello.

Sì, anche in occasione delle finali di due anni fa Micalich aveva rilasciato dichiarazioni simili, speriamo siano viatico per una festa collettiva, oggi al PalaElachem, uniti dai colori e dal raggiungimento degli obiettivi.

Erano anni che non seguivo così da vicino le sorti della Pallacanestro Vigevano. Ho sofferto, gioito, consultato classifiche, stilato tabelle, sognato un traguardo che a inizio campionato (e ancora più dopo le prime amichevoli) sembrava irraggiungibile. Ho passato momenti di speranza e altri di timore, ma alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo, ed è quello che conta.

Questo è già il nostro scudetto, adesso andiamo a giocarci la Champions League. Mi accontento, lo dico subito, di una partecipazione dignitosa, partendo da underdog assoluti. Ma per i bilanci e le celebrazioni, aspetterei ancora un po’; alla squadra servono motivazioni (lo abbiamo visto anche ieri), facciamo in modo che restino concentrati e provino a dare il meglio di se stessi anche in questi playoffs.

Sarei disonesto intellettualmente se non dicessi che ieri mi sarebbe piaciuto festeggiare il raggiungimento dell’obiettivo stagionale con una vittoria: ininfluente dal punto di vista pratico, ma che avrebbe caricato a mille tutto l’ambiente. Sono una brutta persona se lo dico?

Ieri abbiamo assistito ad una specie di riassunto della stagione in una sola partita: abbiamo visto il potenziale della squadra nel primo tempo e i suoi limiti nel secondo. Davanti per 39 minuti, ci siamo fatti superare sulla sirena. È vero, non contava una mazza per noi (e, a quel punto, contava di più per i nostri avversari) ma una vittoria avrebbe legittimato di più il nostro successo complessivo, mettendo a tacere chi dice che è solo frutto della fortuna di essere capitati nel girone con le peggiori squadre del campionato. Il che non è del tutto falso, bisogna ammetterlo.

Per questo, anche se ho aspettato per tutta la stagione questo momento, non riesco a godermelo appieno finché il lavoro non è finito.

Edited by libero7 - 15/4/2024, 06:16

ore 19:45: Rimini batte la Luiss.

SiAmo salvi.

Primo tempo benino, dai.
Rimini giochicchia, Roma non fa mai canestro. Benino anche qui.