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TESI SULLA FORZA NELLA PALLACANESTRO - RIFERIMENTI AL RUOLO DI PLAY E GUARDIA (in generale)

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gianmarcoesse
icon9  view post Posted on 10/11/2014, 13:12




salve a tutti,
volevo fare una tesi riguardante l allenamento della forza facendo qualche riferimento ai ruoli play e guardia! Avevo pensato di strutturarla cosi:

INTRODUZIONE
Cap1: definizione di forza nel modello di prestazione del basket
Cap2: le caratteristiche del ruolo di play e guardia dal punto di vista fisico
Cap3: come si allena la forza nel modello di prestazione del basket per questi due ruoli
CONCLUSIONI

Qualcuno di voi sa aiutarmi o darmi qualche materiale da dove poter prendere spunto ?
grazie in anticipo :eeh!:
 
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No way
view post Posted on 10/11/2014, 23:54




CITAZIONE (gianmarcoesse @ 10/11/2014, 13:12) 
salve a tutti,
volevo fare una tesi riguardante l allenamento della forza facendo qualche riferimento ai ruoli play e guardia! Avevo pensato di strutturarla cosi:

INTRODUZIONE
Cap1: definizione di forza nel modello di prestazione del basket
Cap2: le caratteristiche del ruolo di play e guardia dal punto di vista fisico
Cap3: come si allena la forza nel modello di prestazione del basket per questi due ruoli
CONCLUSIONI

Qualcuno di voi sa aiutarmi o darmi qualche materiale da dove poter prendere spunto ?
grazie in anticipo :eeh!:

Ciao, sei uno studente di Scienze Motorie?

Ho svolto una tesi sulla difesa nella pallacanestro, dal punto di vista fisico, didattico e tecnico.

Il tuo lavoro è leggermente differente rispetto a quello che ho fatto io: ti consiglio di partire dal fatto che la pallacanestro è un gioco aerobico-anaerobico alternato e intermittente nel senso che alterna fasi di grande impegno fisico e psicologico a fasi meno intense, sia se il giocatore è in gioco sia se il giocatore è in panchina. Questo presupposto, secondo me, è fondamentale: definire l'impegno fisico all'interno del gioco nella pallacanestro.

Visto che il tuo interesse è relativo a dei giocatori esterni devi tenere conto del fatto che sviluppano una concentrazione di lattato (mMol) maggiore rispetto a quella delle ali e a quelle dei giocatori interni. Così come avranno una FC (frequenza cardiaca) maggiore rispetto a quello che possono avere i giocatori interni.

Si parla, ovviamente, di giocatori tipo perché ci sono chiaramente le eccezioni come può esserlo Noah dei Bulls che corre il campo come se fosse una guardia.


Quando risponderai specificami meglio cosa intendi per caratteristiche del ruolo del play e della guardia dal punto di vista fisico, se parli di misure antropometriche o se parli di impegno cardiovascolare, di km percorsi, di capacità condizionali e così via. O se vuoi informarti su tutte queste cose messe insieme.

Per quanto riguarda il terzo punto io non parlerei di come si può allenare il modello di prestazione ma di come allenare il giocatore per raggiungere il modello di prestazione ideale a seconda di quello che vogliamo dal nostro giocatore ma prima di tutto rispettando quelle che sono le caratteristiche del nostro giocatore.

Il secondo e il terzo punto sono strettamente connessi, chiarisci cosa vuoi sapere e amplia maggiormente la tua strutturazione, rendila più chiara aggiungendo dei punti per ogni singolo capitolo.

Per dirti: c'è un impegno fisico in attacco diverso da quello che c'è in difesa, un impegno fisico diverso se si è sopra di 20 o se si sta giocando una partita punto a punto, un impegno fisico diverso se si difende un giocatore più veloce o se si sta facendo pressing. Ci sono tutta una serie di variabile che, secondo me, non puoi tralasciare o che devi decidere di escludere dal tuo lavoro di tesi.


Curiosità: dove studi? Chi sarà il tuo relatore?

Spero di esserti stato d'aiuto e di poterti aiutare ancora.

Ciao.
 
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giovanni c
view post Posted on 15/11/2014, 19:10




CITAZIONE (No way @ 10/11/2014, 23:54) 
CITAZIONE (gianmarcoesse @ 10/11/2014, 13:12) 
salve a tutti,
volevo fare una tesi riguardante l allenamento della forza facendo qualche riferimento ai ruoli play e guardia! Avevo pensato di strutturarla cosi:

INTRODUZIONE
Cap1: definizione di forza nel modello di prestazione del basket
Cap2: le caratteristiche del ruolo di play e guardia dal punto di vista fisico
Cap3: come si allena la forza nel modello di prestazione del basket per questi due ruoli
CONCLUSIONI

Qualcuno di voi sa aiutarmi o darmi qualche materiale da dove poter prendere spunto ?
grazie in anticipo :eeh!:

Ciao, sei uno studente di Scienze Motorie?

Ho svolto una tesi sulla difesa nella pallacanestro, dal punto di vista fisico, didattico e tecnico.

Il tuo lavoro è leggermente differente rispetto a quello che ho fatto io: ti consiglio di partire dal fatto che la pallacanestro è un gioco aerobico-anaerobico alternato e intermittente nel senso che alterna fasi di grande impegno fisico e psicologico a fasi meno intense, sia se il giocatore è in gioco sia se il giocatore è in panchina. Questo presupposto, secondo me, è fondamentale: definire l'impegno fisico all'interno del gioco nella pallacanestro.

Visto che il tuo interesse è relativo a dei giocatori esterni devi tenere conto del fatto che sviluppano una concentrazione di lattato (mMol) maggiore rispetto a quella delle ali e a quelle dei giocatori interni. Così come avranno una FC (frequenza cardiaca) maggiore rispetto a quello che possono avere i giocatori interni.

Si parla, ovviamente, di giocatori tipo perché ci sono chiaramente le eccezioni come può esserlo Noah dei Bulls che corre il campo come se fosse una guardia.


Quando risponderai specificami meglio cosa intendi per caratteristiche del ruolo del play e della guardia dal punto di vista fisico, se parli di misure antropometriche o se parli di impegno cardiovascolare, di km percorsi, di capacità condizionali e così via. O se vuoi informarti su tutte queste cose messe insieme.

Per quanto riguarda il terzo punto io non parlerei di come si può allenare il modello di prestazione ma di come allenare il giocatore per raggiungere il modello di prestazione ideale a seconda di quello che vogliamo dal nostro giocatore ma prima di tutto rispettando quelle che sono le caratteristiche del nostro giocatore.

Il secondo e il terzo punto sono strettamente connessi, chiarisci cosa vuoi sapere e amplia maggiormente la tua strutturazione, rendila più chiara aggiungendo dei punti per ogni singolo capitolo.

Per dirti: c'è un impegno fisico in attacco diverso da quello che c'è in difesa, un impegno fisico diverso se si è sopra di 20 o se si sta giocando una partita punto a punto, un impegno fisico diverso se si difende un giocatore più veloce o se si sta facendo pressing. Ci sono tutta una serie di variabile che, secondo me, non puoi tralasciare o che devi decidere di escludere dal tuo lavoro di tesi.


Curiosità: dove studi? Chi sarà il tuo relatore?

Spero di esserti stato d'aiuto e di poterti aiutare ancora.

Ciao.

Interessante quello che hai svolto nella tua tesi e la tua risposta al collega.
In effetti le variabili allenabili sono infinite e concordo che non esiste un modello prestativo unico valido per qualsiasi ruolo di giocatore di basket. Sta qui proprio la difficoltà: restare su una preparazione generica con dei parametri accettabili per tutto il gruppo squadra, valutandone la ricaduta anche in termini di prevenzione agli infortuni o frammentare la preparazione per ruoli.
E poi i microcicli agonistici all'interno della stagione sportiva. Come affrontarli tenedo presente questi prerequisiti?
Penso che nelle squadre più "fortunate" il lavoro debba essere personalizzato mentre quelle meno debbano accontentarsi di unlavoro globale.
 
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No way
view post Posted on 16/11/2014, 22:21




CITAZIONE (giovanni c @ 15/11/2014, 19:10) 
CITAZIONE (No way @ 10/11/2014, 23:54) 
Ciao, sei uno studente di Scienze Motorie?

Ho svolto una tesi sulla difesa nella pallacanestro, dal punto di vista fisico, didattico e tecnico.

Il tuo lavoro è leggermente differente rispetto a quello che ho fatto io: ti consiglio di partire dal fatto che la pallacanestro è un gioco aerobico-anaerobico alternato e intermittente nel senso che alterna fasi di grande impegno fisico e psicologico a fasi meno intense, sia se il giocatore è in gioco sia se il giocatore è in panchina. Questo presupposto, secondo me, è fondamentale: definire l'impegno fisico all'interno del gioco nella pallacanestro.

Visto che il tuo interesse è relativo a dei giocatori esterni devi tenere conto del fatto che sviluppano una concentrazione di lattato (mMol) maggiore rispetto a quella delle ali e a quelle dei giocatori interni. Così come avranno una FC (frequenza cardiaca) maggiore rispetto a quello che possono avere i giocatori interni.

Si parla, ovviamente, di giocatori tipo perché ci sono chiaramente le eccezioni come può esserlo Noah dei Bulls che corre il campo come se fosse una guardia.


Quando risponderai specificami meglio cosa intendi per caratteristiche del ruolo del play e della guardia dal punto di vista fisico, se parli di misure antropometriche o se parli di impegno cardiovascolare, di km percorsi, di capacità condizionali e così via. O se vuoi informarti su tutte queste cose messe insieme.

Per quanto riguarda il terzo punto io non parlerei di come si può allenare il modello di prestazione ma di come allenare il giocatore per raggiungere il modello di prestazione ideale a seconda di quello che vogliamo dal nostro giocatore ma prima di tutto rispettando quelle che sono le caratteristiche del nostro giocatore.

Il secondo e il terzo punto sono strettamente connessi, chiarisci cosa vuoi sapere e amplia maggiormente la tua strutturazione, rendila più chiara aggiungendo dei punti per ogni singolo capitolo.

Per dirti: c'è un impegno fisico in attacco diverso da quello che c'è in difesa, un impegno fisico diverso se si è sopra di 20 o se si sta giocando una partita punto a punto, un impegno fisico diverso se si difende un giocatore più veloce o se si sta facendo pressing. Ci sono tutta una serie di variabile che, secondo me, non puoi tralasciare o che devi decidere di escludere dal tuo lavoro di tesi.


Curiosità: dove studi? Chi sarà il tuo relatore?

Spero di esserti stato d'aiuto e di poterti aiutare ancora.

Ciao.

Interessante quello che hai svolto nella tua tesi e la tua risposta al collega.
In effetti le variabili allenabili sono infinite e concordo che non esiste un modello prestativo unico valido per qualsiasi ruolo di giocatore di basket. Sta qui proprio la difficoltà: restare su una preparazione generica con dei parametri accettabili per tutto il gruppo squadra, valutandone la ricaduta anche in termini di prevenzione agli infortuni o frammentare la preparazione per ruoli.
E poi i microcicli agonistici all'interno della stagione sportiva. Come affrontarli tenedo presente questi prerequisiti?
Penso che nelle squadre più "fortunate" il lavoro debba essere personalizzato mentre quelle meno debbano accontentarsi di unlavoro globale.

La mia esperienza di "preparatore fisico" con una squadra di pallacanestro non ha tenuto conto della sfortuna, se per sfortuna intendi non avere soldi, e mi ha visto impegnato nell'aiutare i giocatori in base alle loro caratteristiche. Ho avuto la fortuna, veramente veramente enorme, di frequentare il tirocinio universitario presso la struttura basket del Cus Bari affiancando ( più che altro succhiando tutte le conoscenze) a Francesco Raho. Coach che ringrazio e ringrazierò davvero tanto.

Nella mia esperienza al di fuori del tirocinio universitario con la Nuova Cestistica Ruvo in prima Divisione ho potuto, considerando strumenti e conoscenze ancora da affinare, preparare fisicamente ogni singolo giocatore in base a quello che doveva fare in campo e alle proprie caratteristiche. Se è vero che una preparazione fisica di base è simile per tutti, è anche vero che la stessa varia a seconda del tipo di giocatore. Io preferisco un misto tra queste due situazioni.

Io preferisco, quando lo faccio (spero che mi capiti presto), mischiare allenamento senza lo strumento palla con allenamento con lo strumento palla, ho riscontrato una maggiore disponibilità in questo.

Ora sono a Roma per la specialistica e mi piacerebbe tanto poter seguire (in religioso silenzio e con telecamera e taccuino) gli allenamenti dell'Acea o delle giovanili. Quanto mi piacerebbe. Meglio ancora della Stella Azzurra Roma.
 
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giovanni c
view post Posted on 17/11/2014, 19:13




Per fortuna intendo soprattutto la possibilità di avere tempo, la possibilità di lavorare con continuità su un gruppo e anche non trascurabile, lavorare in una società che dispone di un budget economico da destinare per la preparazione atletica e che creda nel lavoro fisico, ormai indispensabile in un gioco sempre più atletico.
 
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Aressandoro
view post Posted on 21/11/2014, 11:31




Bello :)
 
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No way
view post Posted on 21/11/2014, 20:18




Cosa bello?
 
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6 replies since 10/11/2014, 13:12   1676 views
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