| CITAZIONE (stefaste @ 8/8/2022, 20:09) CITAZIONE (Zobeide @ 8/8/2022, 14:43) C’è una cosa che, umilmente e nel massimo rispetto dell’eccellente lavoro complessivo, non mi convince molto(ovviamente in generale e non per questa o quella squadra): pensare di poter valutare le doti difensive di un giocatore dalle poche voci presenti nel report “canonico”, ovvero scarto palle recuperate/perse ed i rimbalzi. Se non si fa riferimento alle cosiddette statistiche evolute, si può valutare l’efficacia difensiva di un difensore solo studiandolo al video: roba da allenatori e non da statistici. Ti ringrazio per l'osservazione, peraltro giustissima e che mi permette di integrare quanto detto nella premessa (non volevo dilungarmi troppo). La difesa come dici tu è analizzabile, o solo attraverso dati evoluti, o attraverso l'osservazione del giocatore, meglio se fatta da un tecnico competente. In questo topic, il mio giudizio è basato invece solo sui dati a mia disposizione, salvo dove conosca il giocatore per averlo visto e dove queste doti siano macroscopiche, vedi Procacci, per esempio. Quindi a beneficio di chi legge, ammetto che il giudizio difensivo è un giudizio con molta approssimazione e che i metodi di cui detto sopra, potrebbero completamente ribaltare il giudizio. L'unica cosa che io faccio, cerco di abbinare i dati, cercando una chiave di lettura plausibile, per capirsi, se un giocatore commette pochi falli è un dato positivo per la sua valutazione, ma se recupera pochi palloni, può essere che non difenda in modo troppo deciso, se poi ci sono anche scarsi rimbalzi, dire che non è un grande difensore, può andare vicino alla realtà. Viceversa, molti falli, seppur negativo per la valutazione, con molte recuperate e magari anche qualche stoppata e rimbalzi, trasformano quel dato in positivo. Sono sostanzialmente d’accordo, con qualche distinguo: in linea generale fare fallo è sicuramente misura di un errore difensivo. Va detto però che è anche vero come lo svolgere compiti difensivi di rilievo esponga alla condizione di effettuare un numero di falli estremamente più alto: se debbo difendere contro il primo terminale offensivo della squadra avversaria, su colui che si assuma le principali responsabilità offensive della sua squadra, inevitabilmente avrò più possibilità di commettere fallo rispetto a chi, per sue limitate attitudini difensive, sarà dirottato su accoppiamenti più agevoli. Discorso differente, ma non più di tanto, riguarda le palle recuperate: se un certo difensore mette una pressione elevata sul suo attaccante di riferimento, probabile che induca ad errori e palle perse. Ma non è detto che quelle palle, che sicuramente concorreranno al totale del numero di palle recuperate di squadra, siano conteggiate come sue: il suo lavoro induce all’errore l’attaccante, ma spesso il frutto individuale del recupero va al difensore più rapido di mano, non a chi abbia prodotto l’errore. Facci caso, spessissimo il miglior distributore di assist è anche quello che recupera più palloni. E questo perché la dote necessaria alle due azioni è la stessa e del tutto indipendente dall’applicazione difensiva: rapidità gestuale ed indipendenza tra mani ed occhi. Detto questo, ti rinnovo i complimenti e ribadisco che il mio fosse più un ragionamento da lana caprina, di dettaglio, che non sostanziale
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