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RADUNO BASKETCAFE', Sassari - Porto Torres 16/17 giugno 2007

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view post Posted on 14/5/2007, 01:20 by: BasketCafé





PORTO TORRES


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I primi insediamenti umani nella zona di Porto Torres, risalgono al periodo prenuragico (testimonianza singolare, l’altare di Monte d’Accoddi, luogo sacro dedicato probabilmente ai riti propiziatori in occasione dell’inizio dell’anno agrario, tra Porto Torres e Sassari). La zona presenta anche un gran numero di resti di necropoli e nuraghi. Secondo l’opinione più diffusa, la fondazione di Porto Torres risale al 46 a.C. ed il nome dell’allora colonia romana era Turris Libisonis. La città aveva rapporti commerciali con gli altri centri romani dell’isola, in particolare Karalis, e con Roma (Ostia). Si ritiene che il primo approdo portuale ed i primi edifici siano sorti lungo il corso del Riu Mannu (in seguito, il porto sarebbe stato nella zona di quello attuale, sulla sinistra rispetto alla Torre del Porto, quest’ultima originariamente in calcare e poi intonacata con cemento negli anni ’80), mentre Turris Libisonis era collegata con le coltivazioni di frumento (grande ricchezza della Sardegna, in epoca romana) dell’entroterra, attraverso il Ponte Romano (I sec. d.C). A Porto Torres sono tutt’ora presenti i resti di alcuni impianti termali: le Terme Maetzke (dal nome dell’archeologo che le scavò, tra il 1958 ed il 1961), le Terme Centrali (area di grande interesse, la cui denominazione tradizionale di “Palazzo di Re Barbaro” era basata sulla credenza popolare che vi aveva localizzato la sede dell’imperatore Diocleziano, responsabile del martirio dei Ss. Gavino, Proto e Gianuario) e le Terme Pallotino (scavate negli anni 1940-42).
Altra meta obbligata è la famosissima Basilica di San Gavino, situata nel cuore della cittadina su un colle denominato “Monte Angellu (da “agellum”, una necropoli paleocristiana preesistente in quell’area). Si tratta della più grande chiesa romanica presente in Sardegna, a tre navate e due absidi contrapposte, ritenuta anche uno dei più importanti monumenti di forme pisane, certamente il più antico dell’isola. Gli inizi della costruzione risalgono al periodo del giudicato di Barisone I (1063-65), ma il completamento si protrasse per lungo tempo, con l’ultimazione avvenuta comunque entro il 1111 (si apprezzano dunque varie influenze architettoniche e nelle decorazioni). All’interno, vi è un catafalco ligneo con le statue dei tre martiri Gavino, Proto e Gianuario (c’è anche la cripta, con i tre sarcofagi romani che ne conserverebbero le reliquie, rinvenute nel 1614), che il 3 maggio viene portato in processione fino alla chiesetta di San Gavino a Mare (Balai), eretta nel 1850 sul luogo tradizionalmente venerato come prima sepoltura dei tre martiri, da dove rientra il giorno della Pentecoste.
E così (saltellando un po’ tra la storia…), siamo arrivati alla bellissima spiaggia di Balai, uno specchio d’acqua color smeraldo racchiuso tra le rocce calcaree erose dal vento.


Edited by Drugo72 - 1/10/2011, 18:08
 
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