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RADUNO BASKETCAFE', Sassari - Porto Torres 16/17 giugno 2007

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view post Posted on 14/5/2007, 01:27 by: BasketCafé





ALGHERO (L’ALGUER)



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Particolarissima e davvero affascinante, in tutto ciò che offre. Dalla sua costa, la cosiddetta “Riviera del Corallo” (per via del suo prezioso e pregiatissimo corallo rosso), le bellissime spiagge, le incantevoli zone rocciose e le particolari grotte, all’architettura che ne rievoca i periodi storici, passando per la caratteristica lingua che vi si parla: l’antico catalano, nella variante algherese. L’origine del nome dovrebbe derivare da "Aleguerium" (alga), per la notevole quantità di Posidonia Oceanica che si deposita sul suo litorale, ma c’è chi sostiene possa essere stato originato dalla matrice araba “al giaz ira” (penisola). Le prime testimonianze di insediamenti umani nel territorio algherese risalgono al Neolitico antico. Si tratta di graffiti e delle prime forme di ceramica, rinvenute nella Grotta Verde (a Capo Caccia). La zona, poi, presenta le tracce della civiltà nuragica (furono innalzati un centinaio di nuraghi tra i quali Siseri e Palmavera sono dei veri e propri villaggi). Testimonianze del passaggio dei fenici, invece, si hanno in alcuni sepolcreti di Sant’Imbenia ed in due statuette, mentre i romani si insediarono lungo la costa Nord, presso Porto Conte. La nascita di Alghero viene fatta risalire al 1102, per opera dei Doria (stesso anno in cui la famiglia genovese fondò Castelgenovese, l’attuale Castelsardo). Alghero rimane possedimento dei Doria fino alla conquista aragonese (1353, con una cruenta battaglia navale al largo di Porto Conte), passando per una breve occupazione da parte dei pisani nel 1283-84, poi diventa sabauda nel 1720 e da quel momento dovette apportare delle modifiche alle proprie consuetudini (in particolare, si rese indispensabile l’introduzione della lingua italiana, in quanto quest’ultima era la lingua dominante negli scambi mercantili). Dopo le devastante epidemia di peste che avevano colpito Alghero negli anni 1576 e 1652, nel 1812 la città fu messa in ginocchio da una pesante carestia, mentre il 1855 fu la volta del colera. Durante la seconda guerra mondiale la città e il vicino aeroporto furono colpiti da bombardamenti frequenti e solo dopo diversi anni la città riuscì a riprendersi.
Le mura della città vennero abbattute per consentirne l’espansione, per cui, della storia di Alghero, restano le vecchie torri medievali, il baluardo della Maddalena che protegge il porto, il bastione Magellano che si affaccia sul porto e si collega a Sud col bastione Pigafetta (dove c’è la famosa torre della Polverera), con il Bastione Marco Polo e, infine, con i Bastioni Cristoforo Colombo, che si trovano tra le torri di S. Giacomo (viene anche chiamata torre dei cani ed è l’unica che è stata trasformata da circolare in ottagonale) e di Sulis. La torre di Sulis è la più bella ed imponente. Costruita nel XVI sec. costituiva uno dei baluardi della fortificazione algherese (con i caratteristici cannoni posti nella sua parte posteriore, ovviamente rivolti verso il mare). Le mura erano comprese tra la Porta a Mare ad Ovest e la Porta a Terra ad Est (i due ingressi). Le antiche strade della cosiddetta “città murata” hanno una pavimentazione in acciotolato o in pietra e risultano molto particolari. Il centro di Alghero presenta diversi edifici antichi, tra palazzi e chiese. Nomino il complesso di San Francesco (chiesa, chiostro romanico e convento). La chiesa risale alla prima metà del ‘300, edificata dai Francescani Conventuali e fu parzialmente ricostruita alla fine del ‘500, a seguito di un crollo. Ristrutturata nel XVIII secolo. Facciata romanico-gotica con un portale ligneo del ‘600, sopra il quale vi è la statua del Santo realizzata in arenaria. La doppia colorazione della pietra, fa emergere i due successivi periodi di costruzione (‘300 la parte bassa e ‘600 quella più alta, una “sopraelevazione”). Campanile esagonale gotico-catalano apprezzabile da entrambi i lati (su quello sinistro si trova una piazzetta in cui sorge un caratteristico pozzo medievale a pianta rettangolare, e sul quale si affaccia il loggiato della navata sinistra. L’interno è a tre navate, con la presenza di diversi stili: il gotico-italiano originale, il gotico-catalano, il rinascimentale ed il barocco degli altari lignei.
Ma verrete letteralmente rapiti da tutto…


Edited by Drugo72 - 1/10/2011, 19:09
 
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